Gonzalo Álvarez García
All’Albero della Pace
scolpito da Enzo Sciavolino per la Piazza Martiri della Libertà di Rivoli
Uomo del terzo millennio
(dopo Cristo),
figlio del Progresso,
orgoglioso padrone
dello Spazio
e del Tempo...
Abile
forgiatore di spade,
sai tutto della guerra,
ma non sai niente
dell’utero materno
dove germoglia la vita.
Alla guerra
hai consacrato
la tua civiltà:
templi
e divinità
e riti e dogmi
e scuole
dove figli
imparano l’arte
di uccidere altri figli.
Decori le piazze
con statue di uomini
eroi per aver ucciso
altri uomini
e i tuoi giullari
invitano i bambini
a emularne le gesta!
Il maschio che idoleggi
è fratello di colui
che nelle tane primitive
sfondò con un sasso
il cranio del padre
per succhiarne il cervello
e nascosto nel recesso più oscuro
dell’anima
ti è rimasto il sigillo ossessivo
di quella violenza primordiale
che chiami civiltà.
Civiltà
è una parola ambigua,
un flauto balbuziente,
irrisolta sopravvivenza
dell’Età Neolitica...
Traduce l’innocenza
del cucciolo
e la ferocia
del primate che abitò le foreste...
Alla guerra
hai consacrato
la tua civiltà…!
L’Albero della Pace
nella Piazza di Rivoli,
(aria, luce, acqua, bronzo, pietra),
è metafora
foriera di un’era nuova.
Le madri del mondo
la chiameranno
Civiltà della Vita.
Palermo, 23-09-2004